FIMA NEWS - 2006

1 Dicembre CARTA IDENTITA’ ELETTRONICA - GOVERNO ASSICURA RIDUZIONE COSTO TESSERA

Entro gennaio saranno varati i decreti per i costi le e funzionalità della carta di identità elettronica. E’ quanto emerso oggi nel corso della Riunione della Conferenza Stato-città ed autonomie locali che si è svolta a Palazzo Chigi. In particolare, il ministro dell’Interno Giuliano Amato ha assicurato che il costo della tessera verrà fissato a 20,66 euro, rispetto ai 25 euro che era stato stabilito in precedenza.

L’obiettivo finale – è stato confermato dai rappresentanti dei Governo – è quello di rendere la carta di identità elettronica uno strumento interoperabile che consenta ai cittadini di avere, nella Carta di identita’ elettronica, la chiave unica di accesso ai servizi offerti dalla Pubblica amministrazione”.

La richiesta di un aggiornamento sull’andamento e sugli sviluppi del processo di riorganizzazione del sistema Carta di Identita’ Elettronica, era stata avanzata dall’ANCI una decina di giorni fa con una lettera del Presidente, Leonardo Domenici, al Ministro dell’Interno Giuliano Amato ed al Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Locali, Linda Lanzillotta.

Fonte: Anci

3 Luglio LA CARTA D'IDENTITA' ELETTRONICA COSTERA' MENO DI 20 EURO

ROMA - Costera' meno di 20 euro ed avra' una durata di 10 anni la nuova carta d'identita' elettronica. Lo annuncia in un'intervista al Corriere delle Comunicazioni il ministro per le Riforme e l'Innovazione nella Pubblica Amministrazione Luigi Nicolais.

A differenza del documento d|identita' pensato in precedenza, la nuova Cie,
questa la sigla, dice il ministro, ''e' pensata come una carta di accesso alle banche dati ed e' destinata a sostituire carta d' identita' tradizionale, tessera sanitaria, codice fiscale ed eventualmente anche patente e carta elettorale. Ne ho gia' parlato con Amato, Turco e Visco trovando rapidamente la massima disponibilita', tanto che ormai siamo molto avanti. Contrariamente a quanto si dice, c'e' molta armonia e spirito di collaborazione tra i ministri'', spiega Nicolais.

Il ministro annuncia anche che cambieranno i criteri di carriera nella Pubblica Amministrazione: ''Credo molto nella formazione permanente: i funzionari che vogliono procedere nella carriera dovranno avere crediti formativi adeguati''. Secondo Nicolais, le nuove tecnologie e l'informatizzazione rivoluzioneranno il modo di lavorare della macchina pubblica: ''Vogliamo cambiare i processi. La nostra priorita' e' una pubblica amministrazione capace di interfacciarsi con i cittadini e le imprese in modo piu' amichevole e veloce''.

fonte: Ansa

26 Giugno VIMINALE – CARTA DI IDENTITA’ ELETTRONICA: CONVERGENZA TRA GOVERNO E COMUNI

Sulla carta d’identità elettronica il ministro Amato ha sottolineato la necessità di cambiare passo, abbassandone il costo, semplificando le procedure e riportandola nell'ambito degli enti locali. Il ministro Lanzillotta ha quindi chiesto al Ministro dell’Interno di costituire un gruppo di lavoro per arrivare, di concerto con tutti i ministri interessati, alla definizione di un nuovo provvedimento.

Fonte: Anci

1 Giugno CIE - AVVISO AI COMUNI SPERIMENTATORI CIRCA L’APPLICABILITÀ DEL DECRETO MINISTERIALE DEL 9 MAGGIO 2006

A seguito di numerose richieste di chiarimenti pervenute da parte dei comuni inseriti nel progetto di sperimentazione della carta d’identità elettronica, circa l’applicabilità del decreto ministeriale del 9 maggio 2006, avente ad oggetto “Importo delle spese da porre a carico dei soggetti richiedenti la carta d’identità elettronica”, si chiarisce che il provvedimento sopra citato non è applicabile nei confronti di tali enti, i quali continueranno ad emettere le CIE alle medesime condizioni definite nel progetto sino al termine formale della fase di sperimentazione.

Fonte: Ministero dell'Interno

19 Gennaio CIE: PUBBLICATO NUOVO PROSPETTO ILLUSTRATIVO DELLA POSTAZIONE DI EMISSIONE

Con riferimento alla circolare del 22.11.2005, relativa al questionario sui modelli organizzativi di emissione della CIE, si pubblica (alla voce "documenti" del settore "CIE") un nuovo prospetto illustrativo della postazione di emissione.

DOCUMENTO CORRELATO
(fonte http://www.servizidemografici.interno.it)

Fonte: Ministero dell'Interno

16 Gennaio Repubblica - 16 gennaio

E’ diventato un labirinto quello delle carte "intelligenti"
LAURA KISS

Carta d'identità elettronica con foto digitale, chip e banda magnetica, carta nazionale dei servizi, tessera sanitaria europea. Tutti progetti che quando sono stati pensati avevano una loro indiscussa validità. Ma che cosa ci faremo con tutte queste carte ‘intelligenti’? E quante ne esistono rispetto a quelle annunciate? E perché non ne è stata prevista una sola per tutte le funzioni? Come farà la pubblica amministrazione, di solito in ritardo anche nel fronteggiare gli impegni ordinari, ad attrezzarsi per tempo, dove troverà questa montagna di euro (visti i tagli nell’ultima finanziaria), come si farà a tenere il passo con le scadenze di consegna previste per questi documenti?

Domande a cui è difficile dare una risposta. Della carta d'identità elettronica ad esempio, sta partendo solo in questi giorni la distribuzione a cura dei comuni, ma è prevista dal 2000 come documento d’identificazione.
Grande come un bancomat, contiene la foto digitale, un chip e una banda magnetica, oltre ai dati anagrafici. Dovrebbe essere un documento di riconoscimento sia a vista sia per via elettronica, la chiave per accedere ai servizi della pubblica amministrazione che sempre di più verranno offerti via Internet. Ma grande è la difficoltà di mettere insieme questa carta di identità così completa. I comuni hanno voluto rilasciarla a vista, cioè nel giro di una mezz'ora dalla richiesta, come avviene per l'attuale carta d'identità.

Ma per farlo occorrono attrezzature specifiche: una fotocamera digitale, i macchinari per mettere la foto sulla carta plastificata e già pronta con il chip (la carta viene preparata dal Poligrafico dello Stato, ma ben 13 sono le aziende che hanno vinto l'appalto per il processore) e un collegamento dedicato e velocissimo con il ministero dell'Interno, in particolare con l’Indice nazionale dell'anagrafe. Costo dell'attrezzatura: dai 25 ai 30 mila euro per punto di distribuzione. L'operazione tra appalti e convenzioni costa circa 1,2 miliardi di euro.

Entro il 2006 dovrebbe arrivare a tutti i cittadini con più di 15 anni, ma per completare la distribuzione, se tutto andrà bene, ci vorranno almeno 5 anni. E ogni cittadino pagherà la sua parte di spesa, perché il nuovo documento ci costerà, se non vi saranno sorprese, intorno ai 25 euro.
Nel frattempo molti comuni hanno erogato un’altra carta, chiamata ‘dei servizi’, una sorta di carta d’identità elettronica di serie B. E’ costata anche questa diversi milioni di euro, unica differenza è che non c’è la fotografia digitale e quindi non può servire come documento di riconoscimento. Però contiene il chip e fa anche le funzioni di tessera sanitaria. Alcuni cittadini l'hanno già ricevuta, per esempio in Lombardia e in Veneto. Il motivo di questa sovrapposizione dicono al Ministero, è che siccome nessuno può avere un nuovo documento d’identità se prima non è scaduto il vecchio, i Comuni hanno pensato intanto di rilasciare queste carte dei servizi.

C’è poi, capitolo a parte, la tessera sanitaria. Entro il giugno 2006 dovrebbe essere distribuita a tutti gli italiani. Conterrà il codice fiscale e le indicazioni oggi riassunte nel modello E111, che in tutta l'Unione Europea dà diritto all'assistenza sanitaria. Era un documento cartaceo rilasciato dalle Asl quando si deve partire. Le Asl non lo rilasciano più perché in teoria c’è la tessera sanitaria, solo che non tutti l’hanno ricevuta. L'invio e la gestione delle informazioni che si ricaveranno grazie all'utilizzo della tessera sanitaria sono affidati alla Sogei, azienda che svolge per l'Agenzia delle entrate del ministero dell'Economia la funzione di banca dati fiscale, di operatore informatico.

L'obiettivo con il quale è stata prevista è, fra l'altro, di riuscire a monitorare la spesa sanitaria.
Ogni ricovero, ogni spesa in farmacia, ogni intervento dei cittadini, sia pure nel rispetto della privacy, finiranno nella banca dati Sogei. Con qualche lacuna però: provate a voler effettuare un cambio di domicilio, nel caso, non tanto remoto, che al vostro indirizzo di residenza dove la carta viene obbligatoriamente inviata, non abiti più nessuno. Impossibile, si rimane scoperti, senza tessera sanitaria. E nessuno può farci niente perché la procedura rigorosamente computerizzata, non prevede inserimenti di domicilio diverso da quello di residenza. «E’ una situazione paradossale», commenta Beatrice Magnolfi, responsabile Innovazione dei Ds. «Regna la Babele, con ingenti risorse sprecate per inseguire progetti alternativi fra loro. Il ministro degli Interni ha investito sulla carta d’identità elettronica, quello dell’innovazione ha investito 70 milioni di euro sulla carta nazionale dei servizi, il ministero della Salute distribuisce la tessera sanitaria. Nel ritardo generale, come se non bastasse, diversi comuni e regioni hanno realizzato le loro smart card. Il problema è che quasi nessuno ha realizzato i servizi online, in mancanza dei quali le varie carte sono soltanto inutili pezzi di plastica».

11 Gennaio

Chi l'ha vista? Sui dorsi si parla di carta d'identità elettronica

SUD
Tutto doveva essere pronto già per il 1° gennaio scorso. Invece, secondo le ultime stime del ministero dell’Interno, i Comuni italiani che rilasciano la carta d’identità elettronica (Cie) sono solo pochissime decine. E al Sud il ritardo è più evidente: al 31 dicembre scorso, appena il 44,7% delle Amministrazioni comunali meridionali (contro una media nazionale superiore all’81%) aveva completato gli adempimenti necessari, dopo i quali, per emettere materialmente il nuovo documento, è necessario attendere l’approvazione ministeriale e dotarsi di appositi apparecchi.

La Cie servirà anche a fruire per via telematica di servizi normalmente ottenibili solo agli sportelli (per esempio cambi di residenza, visure anagrafiche e richiesta di certificati).
La regione meridionale che appare più avanti sul fronte della Cie è la Campania: circa 300 Comuni su 551 si sono registrati all’Ina, l’archivio elettronico del ministero dell’Interno che contiene i dati di tutti i residenti in Italia. Le regioni più in ritardo sono Puglia (connessi 84 Comuni su 258) e Basilicata (44 su 131). In Puglia però la Cie è stata già distribuita l’anno scorso in un piccolo centro del Leccese, Specchia.
Lì, proprio grazie alla Cie, si è tenuto (con successo) il primo esperimento in Europa di voto senza le tessere elettorali.

CENTRO-NORD
Solo 12 Comuni sui 966 del Centro-Nord si sono fatti trovare pronti alla scadenza del 1° gennaio 2006 e sono oggi in grado di rilasciare carte d’ identità elettroniche (Cie) a tutti i loro residenti al posto del vecchio documento cartaceo, così come previsto dalla legge 43 del 2005. Si arriva a 20 se si contano anche gli enti municipali in grado di realizzare e-card, ma non per tutto il bacino di utenti.

Un ritardo generalizzato, quello rilevato dal «Sole-24 Ore CentroNord» su dati Ancitel - a livello nazionale sono 57 i Comuni in regola su un totale di 8.106 enti municipali - da imputare alle difficoltà incontrate nella distribuzione e nell’installazione di macchinari e software predisposti dal ministero degli Interni. Il 75% dei Comuni dell’area ha infatti già attivato sia la connessione con l’Istituto nazionale anagrafico sia le misure per la protezione dei dati sensibili e attende ora solamente che Roma fornisca i supporti fisici necessari per rilasciare la smart card.
Il microchip resta un traguardo lontano anche per le patenti di guida, per cui si aspetta ora la nuova normativa Ue, mentre tra le regioni dilaga la polemica sulla reale utilità delle tessere sanitarie intelligenti distribuite dal ministero delle Finanze.

NORD-EST
A partire dal 1° gennaio per i cittadini italiani è scattata la possibilità di richiedere all’ufficio anagrafe del proprio Comune la carta di identità elettronica. In pratica, però, ottenere la carta non è ancora possibile.
Gli uffici comunali sono in forte ritardo, manca ancora l’allineamento dati tra i singoli municipi e la banca dati dell’Indice anagrafico nazionale del Ministero dell’Interno, manca l’approvazione dei regolamenti per la tutela dei dati sensibili, mancano le strumentazioni, manca una formazione ad hoc per gli operatori. A bloccare i Comuni sono soprattutto gli alti costi di queste operazioni. Secondo il ministero, ci vorranno ancora 5 anni prima di averla effettivamente in mano.

Intanto, però, a Nord-Est sono partite alcune sperimentazioni. A Trieste sono già state distribuite, a partire dal 2001, 4.500 smart card, ma solo dallo scorso febbraio si sono potuti avviare i progetti relativi ai servizi.
A Gorizia è disponibile da oggi la carta d’identità bilingue (italiano e sloveno); dalla prossima estate sarà a disposizione anche la versione elettronica. A Trento è partita la sperimentazione e si sta studiando la possibilità di creare un unico centro territoriale dove le fasi di stampa ed emissione della carta siano centralizzate.

NORD-OVEST
Falsa partenza per la carta d’identità elettronica. Il documento avrebbe dovuto debuttare il 1° gennaio: una card, valida come documento di polizia e di viaggio per 40 Stati e come certificato elettorale, dotata di microchip, banda magnetica e ologramma anticontraffazione. Ma su 1.515 Comuni del Nord-Ovest, l’hanno adottata solo in 17: gli stessi Municipi che, nel 2001 e nel 2003, hanno fatto da sperimentatori della novità.

Poi, difficoltà nel reperimento delle tessere stesse o delle macchine per la loro stampa, ritardi nella predisposizione del necessario Piano per la sicurezza dei dati e nella preparazione del personale, a livello locale, e problemi nella scelta del gestore, a livello nazionale, hanno bloccato l’emissione. Su tutto, poi, grava il problema dei costi, a iniziare da quello del rilascio del documento stesso, che potrebbe oltrepassare i 20 euro. Una svolta è attesa non prima dell’estate.

Intanto, la pubblica amministrazione distribuisce altre e-card che rispondono all’esigenza di semplificare i rapporti con il cittadino. È il caso della tessera TorinoFacile, che aiuta i professionisti con il Catasto.
In circolazione c’è anche la tessera sanitaria nazionale, che contiene il codice fiscale. In alto mare, invece, la patente europea.


11 Gennaio Ravenna, 11 gennaio

RIPRENDE, DA LUNEDI' 16 GENNAIO, LA DISTRIBUZIONE DELLA CARTA D'IDENTITA' ELETTRONICA

Da lunedì 16 gennaio 2006 riprende la distribuzione della Carta d'Identità Elettronica (CIE) ai cittadini residenti nel Comune di Ravenna.
Si tratta di un prolungamento dell'attività sperimentale in attesa che il Ministero dell'Interno assuma le decisioni definitive per il passaggio della fase a regime; pertanto manterremo ancora per qualche tempo la distribuzione parallela sia di carte elettroniche che di carte tradizionali.

Poiché la fornitura delle CIE resta piuttosto limitata abbiamo provveduto a rivedere gli orari e le modalità di distribuzione pur mantenendo in essere i vari canali di prenotazione.
E' bene ricordare che possono richiedere il documento magnetico i cittadini che hanno in scadenza la vecchia carta e coloro che, sprovvisti di quella su supporto cartaceo, sono in procinto di compiere i 15 anni d'età.

11 Gennaio Roma 11 gennaio

Si comunica che il 20 dicembre u.s. si e' insediato presso la Direzione Centrale il Comitato tecnico-scientifico con il compito di verificare la funzionalità e la sicurezza di software sviluppati dai Comuni e dalle PP.AA., comprese le Regioni, e dalle societa' informatiche che svolgono assistenza ai Comuni nel settore dei servizi demografici, ai fini della loro pubblicazione, nella biblioteca "repository" della Direzione Centrale, finalizzata al riuso con apposita procedura giuridica di "licenza d'uso".
Nella prima seduta il Comitato ha validato il software di gestione informatizzata dell'anagrafe comunale, gia' collaudato dalla prescritta Commissione ministeriale.
Si precisa che tutta la documentazione predetta e' disponibile sul sito di questa Direzione Centrale, Area INA-SAIA, sezione documenti.

Fonte: Ministero dell'Interno

11 Gennaio Roma, 11 gennaio

Circolare Nr. 62 Ministero dell'Interno

Inviata ai Prefetti la Circolare 62/2005 in data 28 dicembre 2005 contenente informazioni sulla documentazione tecnico architetturale ed applicativa per il collegamento dei Comuni al Centro Nazionale per i Servizi Demografici.
Tale documentazione e' disponibile sul sito della Direzione Centrale per i Servizi Demografici, Area INA-SAIA, sezione documenti.

Fonte: Ministero dell'Interno

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